Il Comune di Messina delinea la propria strategia per la Transizione Energetica che guiderà la città verso modelli di efficientamento energetico per il benessere e la sostenibilità del territorio.
La Transizione Energetica rappresenta uno dei temi cardine del progresso urbano, finalizzato ad un miglioramento delle condizioni e dello stile di vita dei cittadini e, principalmente, alla lotta al cambiamento climatico. L’efficientamento energetico, infatti, gioca un ruolo chiave nella riduzione delle emissioni di CO2, ovvero nel cosiddetto processo di decarbonizzazione. Con Transizione Energetica si intende il passaggio da un sistema energetico basato sui combustibili fossili ad uno a zero emissioni di carbonio, basato sulle fonti rinnovabili. Inoltre, consiste in un vero e proprio cambiamento di paradigma, un diverso modo di concepire l’energia, dalla produzione al consumo.
In tema di efficientamento energetico hanno infatti forte rilevanza la ricerca e lo sviluppo, che propongono scenari efficienti, e l’uso della tecnologia e della digitalizzazione.
È per questi motivi che la trasformazione energetica si diffonde a macchia d’olio su diverse settori urbani ed extraurbani: la mobilità e i trasporti, le industrie e la produzione, l’illuminazione, la pianificazione urbana e gli edifici.
Il Comune di Messina, tramite il progetto Administra (Cofinanziato dall’Unione Europea nell’ambito del Programma Operativo Nazionale Governance e Capacità Istituzionale (PON GOV) 2014-2020 - Azione 3.1.1) , sta redigendo un Documento Strategico per la Transizione Energetica del Comune di Messina, che identifica strategie utili all’abilitazione del processo di Transizione Energetica in modo conforme alle norme e le linee guida nazionali, con l’obiettivo di costruire una città energeticamente efficiente e, conseguentemente, all’avanguardia.
Il comune di Messina, nella redazione del Documento Strategico per la Transizione Energetica, ritiene fondamentale tener conto del forte cambiamento di priorità che la società attuale sta percorrendo; le questioni climatiche e ambientali non sono da considerarsi come un elemento aggiuntivo ma come parte integrante delle scelte proposte.
L’adozione dell’Agenda 2030 nel 2015 dai Paesi membri delle Nazioni Unite, intitolata “Trasformare il nostro mondo” rappresenta un passo ambizioso e di profonda trasformazione. L’Agenda 2030 è un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU.
I Paesi si impegnano dunque in un’azione comune attraverso un’agenda politica che si incentri sullo sviluppo sostenibile, dedicandosi al perseguimento della crescita globale e a una cooperazione vantaggiosa che si tradurrebbe in maggiori profitti per tutti i paesi e per tutto il mondo.
L’agenda è composta da 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, principi innovativi e rivoluzionari dalla portata complessa. I 17 obiettivi - Sustainable Development Goals [SDGs], raffigurati, comprendono un totale di 169 traguardi – “targets” – che intendono indirizzare i governi nel percorso di rigenerazione dei successivi 15 anni. Di seguito vengono riportati gli obiettivi di riferimento per l’ambito della transizione energetica del Comune di Messina:
I dati derivati dal PAES 2015, e i relativi Rapporti di monitoraggio, evidenziano come la Sicilia, oggi, paghi gli effetti di un modello industriale che ha dissipato gran parte del proprio patrimonio culturale. Un mix esclusivo cui vanno sommate le modificazioni climatiche e la “rivoluzione” antropica del territorio, con l’abbandono dell’agricoltura e delle aree rurali e una sempre maggiore concentrazione nelle aree urbane. Le temperature prossime ai 50 °C, che hanno causato interruzioni della corrente elettrica e dell’acqua corrente per decine di ore e incendi a ridosso delle abitazioni, chiariscono definitivamente che il problema dei cambiamenti climatici per la Sicilia è un problema socioeconomico e politico dell’oggi e non del domani.
Il Comune di Messina risulta avere un grande potenziale in termini di efficienza energetica, soprattutto quando si prende in considerazione il potenziale rinnovabile locale. Il territorio messinese, seppur martoriato dalle medesime problematiche che affliggono il territorio siciliano descritte in precedenza, risulta avere un alto potenziale di produttività energetica. Esso si esprime attraverso il connubio si una serie di vettori quali: eolico, fotovoltaico e geo-termico. Definito come “Parco naturale di energia rinnovabile” vede il confluirsi di una serie di elementi naturali come angolo di incidenza delle radiazioni solari, distribuzione e velocità media del vettore eolico, presenza di zone gap-termiche su tutto il territorio costiero nordico-settentrionale, che dettano l’alto potenziale di produttività energetica.
Il PEARS (Piano Energetico Ambientale Regione Siciliana)
L’evidenza prioritaria del PEARS è l’importante ruolo attribuito allo sviluppo delle fonti rinnovabili e alla promozione del risparmio energetico in tutti i settori:
1. la diversificazione delle fonti energetiche;
2. la promozione di filiere produttive di tecnologie innovative;
3. la promozione di clean technologies nelle industrie ad elevata intensità energetica;
4. la valorizzazione delle risorse endogene;
5. il potenziamento e l’ambientalizzazione delle infrastrutture energetiche;
6. il completamento della rete metanifera;
7. il potenziamento dell’idrogeno
Il PAESC (Piano d'Azione per l'Energia Sostenibile e il Clima)
In generale in Italia, grazie al ruolo fondante del PAESC al quale hanno aderito circa 4.000 comuni italiani (circa il 50%, ISPRA 2022 ) si intravede un allineamento delle priorità di intervento. La vision dell’Unione Europea e dei firmatari del PAES riporta: I firmatari condividono una visione per il 2050: accelerare la decarbonizzazione dei loro territori, rafforzando la loro capacità di adattarsi agli inevitabili impatti del cambiamento climatico e consentendo ai loro cittadini di accedere a un'energia sicura, sostenibile e accessibile . Il Comune di Messina è in fase di aggiornamento del PAESC e si prevede una sua pubblicazione nell’anno 2022. Per saperne di più, accedi al portale dedicato al PAESC di Messina per seguire il cronoprogramma e tutte le novità del processo di redazione.
In linea con quanto previsto dal contesto comunale, regionale e contesto nazionale, DI seguito vengono rappresentate le linee di intervento per la strategia di Transizione Energetica del Comune di Messina, stilate su opportune linee di indirizzo rappresentate da Linee guida del Patto dei Sindaci per il Clima e l’Energia per la presentazione dei rapporti di monitoraggio, Piano d’Azione Italiano per l’Efficienza Energetica, Piano Nazionale Integrato Per L’energia E Il Clima e Piano Energetico Ambientale della Regione Siciliana PEARS 2030.
La prima linea di intervento prefissata per il Comune di Messina è la decarbonizzazione. In prima istanza si mette in evidenza come l’uso dell’energia rappresenti in assoluto la principale fonte di emissioni di gas a effetto serra dovuti all’attività umana che, come ormai assodato dalla comunità scientifica internazionale, sono direttamente responsabili del cambiamento climatico. Messina intende portare avanti attività volte: all’incentivazione dell’economia circolare; all’innovazione in ambito agricolo; alla realizzazione di inventari e proiezioni nazionali delle emissioni; ad incrementare il monitoraggio; ad attuare azioni di revamping, repowering e di riconversione dei grandi impianti di produzione elettrica tramite combustibili fossili; alla promozione dell’uso di biocarburanti nel settore mobilità
Con efficienza energetica si intende il processo di riqualificazione dell’attuale sistema di produzione, distribuzione e consumo di energia locale volto a ridurre le inefficienze. Tale linea di intervento risulta dunque contestualizzabile rispetto a molteplici ambiti di intervento come: settore industriale, edifici pubblici e privati residenziali e non, trasporti. Messina intende adoperarsi in tal senso allineandosi alle indicazioni del PNIEC, tra le quali vi sono lo schema d’obbligo dei certificati bianchi, le detrazioni fiscali per gli interventi di efficienza energetica ed interventi nella mobilità sostenibile. Inoltre intende concentrarsi, tra le tante attività, sulla promozione dell’adozione di tecnologie di demand response, sistemi di ICT e domotica che consentano il monitoraggio e il controllo della performance degli edifici, valutare la possibilità di introdurre degli obblighi di efficientamento energetico in occasione delle ristrutturazioni
Messina è un territorio ad alto potenziale energetico è può diventare una vera e propria area dedita alla produzione di energia rinnovabile. Il connubio delle forti correnti dello stretto, collegate alla bassa pressione che causa un costante livello di velocità e il livello di radiazione crescente superiore alla media nazionale, implicano un alto potenziale economico. La strategia di Messina consiste nella semplificazione delle procedure autorizzative, nella realizzazione di un gestionale per il monitoraggio degli impianti di produzione, nello sviluppo di contratti PPA, in finanziamenti locali, nello sviluppo di sistemi di accumulo della rete elettrica, nello sviluppo di comunità di energia sostenibile.
Il concetto di sicurezza energetica afferisce sia al livello di adeguatezza associato all’approvvigionamento di gas sia la sicurezza della fornitura ai consumatori. Nello specifico la sicurezza energetica è un concetto legato alla dipendenza energetica, che riflette la necessità di continuità nei rifornimenti energetici a prezzi sostenibili. Occorre continuare a prestare una particolare attenzione alla diversificazione delle fonti di approvvigionamento. Si prevedono misure in ambito gas, tra le quali proprio la diversificazione delle fonti di approvvigionamento, in ambito petrolifero a partire da strategie nazionali, e in ambito elettrico.